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30 Giugno 2020

10 consigli per rendere efficace il proprio CV

Capita a tutti, scorrendo la pagina principale di Linkedin, di vedere post di qualche collegamento rivolti a recruiter poco competenti che non hanno richiamato il candidato in questione anche se il suo profilo era perfetto. Dobbiamo sempre tenere a mente che non possiamo conoscere lo step dell’iter di selezione in quel momento e ricordarci che nessuna candidatura è una candidatura persa. E’ giusto e importante anche fare un passo indietro e domandarci: ho reso il mio cv interessante per quella posizione?

Il nostro curriculum è la prima fotografia ad arrivare nelle mani del recruiter che in quel momento potrebbe trovarsi a gestire un’opportunità importantissima per la nostra vita professionale.
Da consulente, posso dire che ogni giorno vediamo un numero importante di cv e quindi è nostro dovere darvi 10 consigli di cui tener conto quando inviate il vostro cv per renderlo il più efficace possibile.

1) Formato

Tutti amano dare la propria opinione rispetto al formato del proprio cv. Vediamo grafici a torta per indicare le proprie competenze, tante impaginazioni differenti e tanti colori utilizzati. Rispetto alla tipologia di professione che si vuole ricoprire un certo tipo di formato può essere considerato più o meno efficace per mostrare le competenze possedute. Online viene consigliato sempre di più il formato europeo. Indipendentemente che si scelga o meno di utilizzarlo può essere preso in considerazione come spunto per non dimenticarsi sia di trattare alcuni aspetti che per capire l’ordine in cui trattare i punti. Come guida è da ritenersi molto buona e scorrevole. Se decidete di utilizzarla però, non dimenticate di eliminare i consigli tra parentesi. E’ sconsigliabile il formato “tema”. E’ importante fare in modo che non sia troppo impegnativo individuare le informazioni importanti.

2) Lunghezza

Il cv deve riassumere la vostra vita professionale e sappiamo che non è una missione facile sintetizzare tanti anni di esperienza in poche pagine. La lunghezza consigliata è quella di due pagine circa. Per farlo, cercate di essere schematici e mettetevi sempre nei panni di chi legge. Vi consiglio di iniziare con il raccontare della vostra ultima esperienza professionale. Se dovete ottimizzare gli spazi, prendendo spunto dal formato europeo in quanto format più utilizzato, potete farlo mettendo sulla stessa riga nome e indirizzo della società. In ogni caso due pagine è un’indicazione, se fosse di tre non verrà scartato. Ricordatevi sempre che è meglio una pagina in più ben paragrafata che una pagina in meno in cui si rende difficoltosa la lettura.

3) Certificati

Più cresce la nostra esperienza professionale e maggiori sono i corsi a cui siamo chiamati a partecipare, come ad esempio corsi di formazione obbligatoria o corsi sulla sicurezza. Nessuno metterà in dubbio la vostra preparazione per assenza di certificati di partecipazione allegati al cv. Durante il colloquio potrete richiedere se possono servire al selezionatore come materiale aggiuntivo da presentare al cliente.

4) Foto

Non è obbligatorio inserire la propria foto all’interno del proprio cv, ma se ci sembra più completo abbinare un volto ad un percorso professionale è consigliabile scegliere una foto in stile fototessera, quindi che ci prenda in primo piano e lasci vedere fino alle spalle. Sono sconsigliate foto ritagliate da fotografie di gruppo o da album di famiglia, selfie e foto in spiaggia o in vacanza. Chi ci guarda deve poter vedere affidabilità e professionalità. Nel dubbio, se proprio pensate di non essere fotogenici e di essere venuti male in tutte le foto, non inseriamola.

5) Qualche parola per spiegare il proprio ruolo

Sotto il nostro job title non dobbiamo aver paura di raccontare in modo sintetico di cosa ci occupiamo. Vi posso garantire che dietro allo stesso job title possono essere identificati diversi ruoli e diversi compiti. Per rendere efficace il vostro curriculum e per aiutare chi legge a comprenderlo nel modo giusto, dedicate qualche riga spiegando quali sono i nostri compiti e quali responsabilità abbiamo. Sicuramente ci sarà occasione di approfondire nel dettaglio durante il colloquio ma questa piccola spiegazione sarà di grandissimo aiuto per chi segue la selezione.

6) Dobbiamo scrivere proprio tutto?

Anche se ci piacerebbe molto, nessun selezionatore è un tuttologo. Il mondo della selezione è uno di quegli ambienti in cui non si finisce mai di imparare. Tutte le parole del curriculum assumono grande importanza per capire se quel cv può identificare effettivamente la persona giusta. Se siete dei professionisti esperti magari avrete fatto più di una esperienza. Dovendovi ricordare della lunghezza del cv potete ormai eliminare le esperienze maturate durante gli studi, a meno che queste non servano per giustificare delle date nel cv, ma non investite troppe parole per raccontarle. Date spazio alle esperienze significative.

Nel caso in cui foste interessati a differenti settori o professioni, cercate di riadattare il cv mettendo in risalto le esperienze che vi fanno essere la persona giusta sia per una che per l’altra posizione, scrivendo due cv e inviandoli in base agli annunci che trovate.
Ricordate che nei cv ciò che non deve mancare per nessun motivo sono i nostri contatti. Se vi candidate ad un’opportunità con un cv privo di numero di telefono sarà molto complicato per il selezionatore potersi mettere in contatto con voi. Preferite sempre i contatti personali a quelli professionali.

7) Riportare i nomi delle aziende

Quando una società di head hunting visualizza il nostro cv è tenuta a farlo in modo riservato senza diffondere i dati con cui entra in contatto. Non dobbiamo aver paura di scrivere la società per cui stiamo lavorando. Quel dato è molto importante per il selezionatore al fine di ottimizzare i tempi della ricerca. Ci sono aziende che esplicitano al selezionatore sia realtà a cui sono interessati sia realtà da cui non vogliono reperire i candidati, ma in questo caso se il vostro profilo risulta interessante sarete contattati per farvi conoscere e per essere presentati ad altre realtà. Se però la vostra realtà si trovasse nel primo caso sarebbe un peccato perdere quell’occasione!

8) Data di nascita: sì o no?

Anche sull’inserimento della data di nascita ci sono pareri contrastanti. C’è chi è della scuola dell’assolutamente no e chi sposa la teoria del sì. E’ vero che un profilo deve essere considerato per l’esperienza maturata sul campo. Se però ci mettiamo nei panni dell’azienda possiamo dire che aiuta molto conoscere l’età del candidato, questo anche per dinamiche interne come ad esempio l’età del responsabile o l’età delle persone da cui è composto il team. Inserire questo dato aiuta chi sta svolgendo la selezione a poterlo fare attenendosi alle indicazioni del cliente. Non è da intendersi come un dato discriminatorio. Se la paura è quella di non avere l’opportunità di fare un colloquio, ricordatevi che ogni vostra candidatura sarà inserita in ogni caso nel database aziendale. Avendo inserito la data di diploma o di laurea il selezionatore farà comunque i calcoli per risalire alla vostra età. Quindi non abbiate timore dei vostri anni.

9) La grammatica

Prima di salvare il cv è importante revisionarne il testo per assicurarsi che non siano presenti dei refusi e degli errori grammaticali o di battitura. Una corretta sintassi farà trasparire la cura al dettaglio che avete sia nella vostra vita che nel vostro lavoro.

10) Il salvataggio del file e il suo invio

Quando salvate il vostro cv ricordatevi di nominare il file in un modo che lo renda rintracciabile sempre, sia all’interno del vostro pc sia all’interno della cartella download di chi lo riceverà. In questo modo il nostro cv sarà rintracciabile facilmente anche tramite ricerche per parole chiavi e aumenterete la vostra visibilità. Per quanto riguarda il formato è importante aver cura che il documento, una volta aperto in altro pc, rimanga impaginato come desiderate. Consiglio quindi dei formati di compatibilità come il classico .doc o .pdf. Evitate di inviare foto della stampa del proprio cv, a meno che, a mali estremi non sia il consulente a chiedervelo, ma provvedete poi, nel giro di qualche ora ad inviarlo in formato digitale in uno di questi due formati.

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