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16 Dicembre 2015

“Agile” is the new black

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Uno dei trend delle aziende che aspirano a fare la differenza nell’economia digitale è senza dubbio l’adozione di metodologie agili per lo sviluppo e la gestione dei progetti software.

Dal 2001, anno in cui fu pubblicato il Manifesto per lo Sviluppo Agile del Software ed è nato il movimento Agile, abbiamo assistito a una costante crescita del numero di aziende che hanno adottato simili metodi.

A livello globale il 55% delle risorse agili lavori in grandi aziende. Questo dato denota un rovesciamento del paradigma per cui l’agile sia adatto a piccoli team e organizzazioni.

Secondo il Report InfoQ 2014 “Agile ormai ha superato ormai la fase iniziale ed è considerata nella fase Early Majority: molte aziende stanno iniziando a usare le tecniche agili per lo sviluppo di uno o più progetti al loro interno. Alcune ne hanno fatto il loro strumento principale di lavoro e quelle che ormai hanno completato la transizione, stanno iniziando a vederne in modo evidente i vantaggi in termini di miglioramento del time to market, product quality e customer satisfaction.”

Questo trend è confermato anche nella ricerca e selezione di profili tecnici agili da inserire all’interno di organizzazioni agili.

Nell’ultimo anno è cresciuto il numero ricerche che nella job description hanno contenuto la parola agile. Questo denota l’esigenza dell’azienda di inserire risorse che non solo prediligano un contesto agile ma che abbiano già avuto modo di viverne l’esperienza.

Le metodologie più usate sono Scrum (56%), Kanban (5%) e Scrumban, un mix delle due (6%).

Le metodologie identificano ruoli, momenti d’interazione e di confronto, di riflessione e di lavoro. I quattro principi fondanti il movimento danno priorità a:
Interazione e individui
Collaborazione con il cliente
Miglioramento continuo
Risposta alle richieste di cambiamento

I quattro principi attengono alla sfera delle soft skill dei candidati che con il loro modo di interagire e di lavorare metteranno in essere comportamenti che andranno a costruire e diffondere non solo la metodologia ma soprattutto la filosofia e cultura Agile nell’ambiente organizzativo dove si muoveranno.

Alle risorse agili si richiede collaborazione, rispetto, spirito di iniziativa, cooperazione, cross-funzionalità.

Una delle maggiori difficoltà nella ricerca e selezioni di profili tecnici agili è la loro scarsa presenza. Il mercato agile e le risorse agili sono in crescita e stanno maturando negli ultimi anni:

• 10% ha meno di un anno di esperienza
• 32% ha 1-2 anni di esperienza
• 30% ha 3-4 anni di esperienza
• 28% ha più di 5 anni di esperienza

Come recruiter confermiamo questi dati e dopo aver valutato le competenze tecniche, ci focalizziamo sulla valutazione del candidato in termini di potenzialità a mettere in atto i comportamenti agili (non rituali/pratiche agile) che aiuteranno il nostro cliente nella diffusione della propria cultura agile all’interno dell’azienda.

 

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