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17 Gennaio 2020

Linguaggio non verbale

In un mondo del lavoro sempre più avaro di offerte professionali ma con un esubero di domanda, diventa fondamentale trovare qualche strategia per muoversi nella giungla della selezione.

Se indubbiamente la prima cosa è divincolarsi nel mare magnum dei curricula ricevuti, tra cui forse se ne salveranno due o tre, questo resta però, solo l’inizio del processo di selezione, poiché la fase più importante per capire se stiamo individuando la persona giusta per la nostra azienda, è il momento del “face to face” in colloquio.

Questo articolo vuole quindi essere uno spunto per tutti quei “selezionatori non di professione” che devono imparare a capire quanto più possibile della persona che hanno di fronte in un lasso di tempo molto ristretto: con un po’ di pratica, infatti, si può intuire l’esito di un colloquio già nei primi minuti dell’intervista, se non proprio nel primo.

In quanto selezionatori dobbiamo analizzare con particolare riguardo, non solo la sfera del contenuto, ma anche del “contenitore” e con questo si intende tutto ciò che ha a che fare con la postura ed il linguaggio del corpo, detto diversamente “linguaggio non verbale”.

Attenti allora alla stretta di mano del vostro interlocutore, che deve essere forte e vigorosa (sperando però eviti prodezze da “Braccio di Ferro”); al sorriso, amichevole ma mai stucchevole e tirato; ed ancora attenzione a chi incrocia le braccia, è una persona chiusa e distaccata; o peggio, occhio a chi gesticola eccessivamente, porterete nella vostra squadra un ansiogeno.

A voi quindi, un piccolo vademecum riassuntivo che vi potrà essere di aiuto nel prossimo colloquio:

– Valutate la stretta di mano, che deve essere forte e vigorosa, guai alle “mani di burro”, immaginate come sarà questa persona a lavoro;

– Attenzione alla postura: no a chi a colloquio sta “sbracato” sulla sedia, immaginate questa persona da un vostro cliente.

– Date importanza al sorriso: è prova che il candidato vuole entrare in empatia con voi;

– Verificate che mantenga sempre un buon contatto visivo: sarà una persona attenta e interessata;

– Diffidate da chi mantiene per tutto il tempo le braccia conserte: sarà una persona chiusa e distaccata;

– Occhio a chi gesticola troppo e giocherella con capelli, penne, cravatte: avete bisogno di un ansioso nel vostro team?

Ora avete qualche carta in più per capire chi avete di fronte

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