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17 Novembre 2014

Il manager è donna

La globalizzazione muta usi, costumi, idee. Muta modo di fare business e di interpretare il management. E forse ormai non sorprende più davvero nessuno che ai vertici di grandi e blasonate società, in posizioni di marketing strategico internazionale o in key roles vi siano donne.

Non donne che amano le quote rosa, bensì donne cui nessuno ha regalato nulla e sono giunte al successo nel management con verve, piglio ed intelligenza, formazioni ed esperienze internazionali.

Non donne che guadagnano meno dei colleghi uomini ma donne che si inseriscono in un panorama di management internazionale in ruoli sempre più preponderanti.

Facciamo qualche esempio, per non lasciare dans le vague un discorso tanto serio:

Paola Petrone, dopo tanti anni al fianco di Marchionne è oggi brillante Managing Director di AMSA, gruppo A2A.

Lucia Fracassi è stata chiamata per la sua esperienza in management internazionale a rinnovare nel ruolo di Direttore Generale il trend di Deborah.

Francesca De Finis è Marketing Director Europe ed Eurasia Coca Cola e Key Account McDonald’s, gestisce famiglia e lavoro tra gli hub del mondo.

Carla Piovano è HR Manager di Fisia Italimpianti, con vero coraggio e indomita flessibilità l’ha guidata negli ultimi anni perigliosi.

Le donne nel management hanno qualità, tenacia, intelligenza relazionale, humor. Sempre di più le ricerche che ci vengono affidate sono realmente a pari opportunità. Perché le donne hanno imparato a farsi apprezzare anche in settori tradizionalmente maschili proprio per le loro innate capacità di essere multitasking, flessibili, dotate nel team management. Sono “vere” e non hanno ansie da prestazione; un solo difetto forse a cui credo presto rimedieranno: non hanno ancora appreso appieno a coalizzarsi.

Questa è una disamina italiana, inutile dire che all’estero le donne occupano ruoli strategici e di potere ai massimi vertici da tantissimo tempo e non esistono più settori maschili o femminili. Ma come già detto, globalizzazione non significa solo concorrenza cinese in casa, cambia anche il mondo delle HR, la cultura del lavoro, il modo di vivere il management ed il rapporto tra i sessi.

Seguiamole, non finiranno di sorprenderci.

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